L’ECOBONUS ROTTAMAZIONE è di nuovo disponibile. Ti aspettiamo nei nostri store.

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è tutto pronto per la ripartenza degli Ecoincentivi Statali dedicato alle auto a zero emissioni, dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale dell’8 Settembre.
Un occasione da non perdere per chi ha la possibilità di rottamare una vettura e vuole approfittare di una grande occasione per passare ad un’auto elettrica, occasione che vale sino a 11.000€.
Cosa c’è da sapere:
In estrema sintesi, l’incentivo – che per i privati può arrivare fino a 11 mila euro – riguarda privati e microimprese residenti o con sede legale in un’area urbana funzionale (ovvero l’area territoriale definita dall’Istat come aggregato di comuni contigui composti da una city e dalla cosiddetta area del pendolarismo) ed è concesso a fronte dell’acquisto, entro il 30 giugno 2026, di veicoli elettrici con rottamazione obbligatoria di analoghi veicoli con motore termico fino a Euro 5.
Per completezza ti riportiamo l’articolo con la guida di Quattroruote che risponde alle possibili domande per capire chi e come può beneficiare dell’incentivo.
CHI PUÒ OTTENERE IL BONUS
Persone fisiche
– Residenti in un’area urbana funzionale (Fua) puoi contattarci per conoscere quali sono i comuni che rientrano in questa specifica;
– con un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) fino a 40 mila euro;
– l’incentivo è riconosciuto a una sola persona per nucleo familiare;
– l’incentivo è subordinato alla rottamazione di un’autovettura fino a Euro 5;
– la persona fisica che prenota il bonus deve risultare primo intestatario del veicolo da rottamare da almeno sei mesi;
– la persona che prenota il bonus può generare il bonus a proprio favore oppure a beneficio di un altro componente maggiorenne appartenente allo stesso nucleo familiare definito dall’Isee.
Microimprese
– Sede legale in un’area urbana funzionale;
– il contributo è subordinato alla rottamazione di un veicolo della stessa categoria (N1 o N2) fino a Euro 5;
– al momento della prenotazione del bonus, il veicolo destinato alla rottamazione deve essere intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresa;
COSA SI PUÒ ACQUISTARE
Privati
– Veicolo nuovo di categoria M1 (autovettura) ad alimentazione esclusivamente elettrica;
– l’auto nuova dovrà avere un prezzo di listino ufficiale della casa non superiore a 35 mila euro Iva e optional a pagamento esclusi (42.700 euro Iva inclusa, optional esclusi);
– l’auto nuova dovrà essere intestata alla persona beneficiaria del contributo;
– la proprietà della nuova auto dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi;
Microimprese (imprese che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro)
– Massimo due veicoli commerciali di categoria N1 o N2 nuovi con alimentazione esclusivamente elettrica;
– il veicolo o i veicoli dovranno essere intestati alla persona beneficiaria del contributo (il titolare della microimpresa)
– la proprietà dovrà essere mantenuta per almeno ventiquattro mesi;
IL CONTRIBUTO DELLO STATO
Privati
– 11 mila euro se l’acquirente ha un Isee non superiore a 30 mila euro;
– 9 mila euro se l’acquirente ha un Isee superiore a 30 mila euro ma non superiore a 40 mila;
– il bonus sarà corrisposto dal venditore all’acquirente mediante compensazione con il prezzo di acquisto;
– l’incentivo non sarà cumulabile con altri incentivi nazionali (dunque nemmeno regionali) ed europei;
Microimprese
– L’importo dell’incentivo coprirà fino al 30% del prezzo di acquisto del veicolo (IVA esclusa) con un massimale di 20 mila euro.
– l’incentivo o gli incentivi saranno corrisposti dal venditore alla microimpresa mediante compensazione con il prezzo di acquisto e sono riconosciuti nel rispetto della normativa europea sugli aiuti ai sensi del «Regolamento “de minimis”;
– l’incentivo non sarà cumulabile con altri incentivi nazionali (dunque nemmeno regionali) ed europei o altre forme di sostegno comunque denominate, qualificabili come aiuti di Stato, destinati all’acquisto dei medesimi veicoli;
COME SI OTTENGONO I BONUS
1. Al contrario di quanto accaduto con gli incentivi passati, in cui era la concessionaria a occuparsi di tutto, stavolta sarà il richiedente a dover fare il primo passo. Per ottenere i bonus, i richiedenti dovranno registrarsi in un’apposita piattaforma informatica in via di realizzazione a cura della Sogei, la Società generale di informatica controllata dal ministero dell’Economia, su cui dovranno registrarsi anche le concessionarie (per gli utenti sarà disponibile una pagina di ricerca dei dealer aderenti all’iniziativa con un link alla vetrina dei veicoli acquistabili).
2. I richiedenti dovranno inserire sulla piattaforma informatica i seguenti dati/informazioni:
Persona fisica
– Dichiarazione sostitutiva di autocertificazione in cui attesta di essere residente in un’area urbana funzionale;
– targa del veicolo da rottamare, di cui deve essere primo intestatario da almeno sei mesi;
– indicazione se il bonus sarà generato a suo favore oppure a favore di un altro componente maggiorenne appartenente al medesimo nucleo familiare;
Microimpresa
– Dichiarazione sostitutiva di autocertificazione in cui si attesta:
– di essere regolarmente costituita ed iscritta come attiva nel registro delle imprese;
– di essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
– di non essere sottoposta a procedura concorsuale e di non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione coattiva o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo, ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale, o in qualsiasi altra situazione equivalente;
– di avere meno di dieci dipendenti;
– di avere un fatturato annuo o un bilancio annuo non superiore a 2 (due) milioni di euro;
– di essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di obblighi contributivi e fiscali;
– l’importo complessivo degli aiuti «de minimis» ricevuti nei trentasei mesi precedenti all’atto della registrazione;
– di non rientrare nelle imprese escluse dal «Regolamento “de minimis”» o dal «Regolamento “de minimis” settore agricolo»;
– che la microimpresa abbia sede legale in un’area urbana funzionale;
– targa del veicolo da rottamare, che deve essere intestato da almeno sei mesi al titolare della microimpresa;
3. Dopo la registrazione e l’inserimento di tutti i dati/informazioni richiesti, il sistema genererà un voucher che darà diritto al bonus.
4. D’importo del bonus dovrà essere scalato, dai venditori delle concessionarie registrate alla stessa piattaforma informatica, dal prezzo del veicolo e sarà successivamente rimborsato ai dealer dal ministero dell’Ambiente.
5. Al momento della sottoscrizione del contratto d’acquisto del veicolo, il venditore dovrà validare il bonus sulla piattaforma informatica inserendo il l codice del voucher, il costo del veicolo, il corrispondente importo IVA e l’indicazione dell’importo versato a titolo di acconto. Il bonus non potrà essere utilizzato ai fini dell’acconto.
6. I bonus dovranno essere validati entro trenta giorni dalla loro generazione. Se il bonus non sarà validato dalla concessionaria entro trenta giorni dalla sua generazione, il relativo importo sarà integralmente riversato nel fondo. Tuttavia, la persona che non ha ottenuto la validazione del bonus da parte del venditore prima della scadenza potrà richiederne un altro fino a esaurimento dei fondi disponibili. La validazione del bonus, in ogni caso, non potrà avvenire oltre la data del 30 giugno 2026, termine ultimo per la sottoscrizione del contratto d’acquisto;
7. Il veicolo da rottamare dovrà essere consegnato in concessionaria contestualmente alla consegna del veicolo nuovo. I venditori, entro trenta giorni dalla data di consegna del veicolo nuovo, pena il non riconoscimento del bonus, dovranno consegnare il veicolo usato a un demolitore e provvedere, direttamente o avvalendosi del demolitore stesso, a radiare per demolizione il veicolo. L’esercente deve inserire in piattaforma la data di consegna del veicolo nuovo e quella della rottamazione del veicolo termico.
QUANDO
Come accennato all’inizio, non si sa ancora quando questa iniziativa partirà. Lo renderà noto nei prossimi giorni il ministero dell’Ambiente non appena la piattaforma informatica sarà pronta.
Si sa già, però, che salvo esaurimento dei fondi, l’operazione si concluderà il 30 giugno 2026, ultimo giorno utile per l’inserimento sulla piattaforma informatica del contratto d’acquisto del veicolo.
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